Le minacce contro la Corte penale internazionale

Un retroscena rivela delle pressioni fatte sul procuratore capo Khan prima che si mettesse in congedo. Tra le altre notizie: il Primo ministro francese vuole tagliare 2 giorni di vacanza, Lollobrigida vuole importare soia dagli Stati Uniti, e Latam-GPT, l’IA open source per l’America latina

Le minacce contro la Corte penale internazionale
Foto CC BY–SA 2.0 ministero degli Affari esteri dei Paesi bassi / Raoul Somers

Un retroscena di Middle East Eye rivela che il procuratore capo della CPI, Karim Khan, ha ricevuto lo scorso maggio dei consigli minacciosi da Nicholas Kaufman, un avvocato britannico–israeliano che aveva parlato con un consigliere legale di Netanyahu. Kaufman avrebbe detto che voleva offrire a Khan un modo per “scendere dall’albero” su cui si era arrampicato quando aveva deciso di perseguire le autorità di Tel Aviv per l’aggressione di Gaza. L’avvocato ha consigliato a Khan di chiedere alla Corte di riclassificare come “confidenziali” i mandati d’arresto e le informazioni ad essi collegate, in modo che le autorità israeliane potessero rispondere alle accuse in modo secretato. Kaufman ha avvisato Khan: se la CPI non avesse smesso di applicare pressione su Tel Aviv, “ti distruggeranno e distruggeranno la Corte.” All’incontro era presente anche la moglie di Khan, ed entrambi hanno inteso che la dichiarazione di Kaufman fosse una minaccia diretta — è riportato su una nota redatta alla fine dell’incontro vista da Middle East Eye. Kaufman ammette di aver incontrato Khan, ma nega ovviamente di averlo minacciato, o meglio, specifica: “Non sono autorizzato a fare qualsiasi tipo di proposta da parte del governo israeliano.” Quando si è tenuto l’incontro, Khan era già indagato per accuse di molestie sessuali. Due settimane dopo, ha annunciato che si sarebbe messo in congedo fino alla fine delle indagini, in seguito all’emergere di ulteriori accuse contro di lui. Khan nega tutte le accuse di molestie e aggressioni sessuali. (Middle East Eye / the Guardian / the Wall Street Journal)