Due scenari: l’accordo imminente, o la guerra decennale

Mentre Trump continua a ripetere che l’accordo sia imminente, un retroscena di Ynet riporta che i comandanti delle IDF intendono continuare a combattere per “un decennio.” Tra le altre notizie: il caso Open Arms va in Cassazione, il cessate il fuoco tra Israele e Siria, e come funziona ChatGPT Agent

Due scenari: l’accordo imminente, o la guerra decennale
Foto: WAFA

È il fine settimana, per cui anche questo venerdì Donald Trump ha annunciato che è imminente un accordo per la liberazione di un gruppo di prigionieri israeliani a Gaza. Il presidente statunitense ha rilasciato dichiarazioni analoghe, che un accordo per liberare prigionieri e arrivare a un cessate il fuoco fosse imminente, tutte le settimane da fine giugno: la settimana prossima sarà la quarta settimana in cui si sarebbe dovuti arrivare a un accordo. Come le altre volte, anche venerdì Trump non ha dato nessun dettaglio per sostanziare la propria dichiarazione, se non specificare che l’accordo dovrebbe prevedere la liberazione di 10 prigionieri. Un portavoce di Hamas ha specificato che il gruppo in questo momento sta cercando di siglare un accordo per un sospensione temporanea del conflitto — durante la quale poter trattare per mettere fine all’aggressione israeliana. Se non dovesse esserci una soluzione per un accordo immediato, Hamas potrebbe rassegnarsi e tornare a trattare per un accordo immediatamente più di ampio respiro. (Reuters / Al Jazeera / the New Arab)

Il sito di informazione israeliano Ynet ha pubblicato un report sullo stato reale dell’aggressione di Gaza e del genocidio del popolo palestinese, raccogliendo dichiarazioni — ovviamente anonime — da comandanti delle IDF. Il pezzo è ovviamente fitto di dichiarazioni di propaganda, ma contiene molti passaggi che meritano attenzione. Un comandante si spinge a dire che per sconfiggere Hamas sono “anni di lavoro,” “almeno un decennio di combattimenti.” “Qualsiasi altra dichiarazione sull’imminente distruzione del nemico, sono semplicemente menzogne.” “Il lavoro dovrà continuare per almeno cinque anni in alcuni punti, per mantenere i risultati, e non importa se i nemici si chiamano Hamas, Jihad, o con qualsiasi altro nome. È un peccato che si menta al pubblico, facendogli credere che tutto questo finirà presto, e che il nemico sarà sconfitto nel futuro prossimo.” I comandanti delle IDF ammettono che il 2025 è stato un anno disastroso — inizialmente doveva essere un anno di stabilizzazione, in vista di ulteriori operazioni, e invece l’aggressione continua senza sosta, giorno dopo giorno. Di fronte alle difficoltà, i comandanti ammettono che stanno dando la priorità ad abbattere edifici invece che cercare di combattere contro i gruppi armati di Gaza, e che nel contesto delle operazioni della GHF sono stati uccisi “centinaia di palestinesi affamati.” Secondo i dati delle IDF da marzo, quando Israele ha infranto il cessate il fuoco, sono stati uccisi 1.500 combattenti. Secondo i dati del ministero della Salute di Gaza, da allora sono state uccise 7.843 persone — anche contando questi dati, che come sappiamo sono molto inferiori al reale, perché non contano le persone uccise che i soccorsi non riescono a raggiungere, le IDF uccidono 4 civili per ogni combattente. (Ynet)