Lo spionaggio di massa a Gaza e in Cisgiordania
Le IDF hanno registrato centinaia di milioni di ore di conversazioni telefoniche, conservate su server Microsoft nei Paesi bassi e in Irlanda. Tra le altre notizie: da oggi arrivano ufficialmente i dazi statunitensi, il via libera al ponte sullo Stretto e un paper su come ballano i pappagalli
Un’inchiesta di Guardian, +972 Magazine e Local Call rivela che l’Unità 8200, l’agenzia che si occupa di cyber warfare all’interno delle IDF — un analogo della statunitense NSA, spiega +972 Magazine — sta conducendo una campagna di spionaggio di massa sull’intera popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, appoggiandosi su server di Microsoft localizzati in Europa. L’Unità 8200 registra le telefonate fatte nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania e le conserva sui server di Microsoft, in quella che secondo gli autori dell’indagine è “una delle raccolte di dati di sorveglianza più grandi e invasive del mondo.” Nel 2001, l’allora capo dell’agenzia, Yossi Sariel, avrebbe convinto l’ad di Microsoft Satya Nadella a sviluppare un’area separata dell’infrastruttura di Azure per facilitare il programma di sorveglianza di massa: Sariel si è rivolto a Microsoft perché l’ambizione spionistica dell’Unità 8200 era tale che i server del governo israeliano non erano più sufficienti, ed era necessario appoggiarsi allo spazio praticamente illimitato offerto dai server Microsoft. (the Guardian / +972 Magazine / Local Call)
Secondo le indagini del Guardian, sui server Microsoft Azure nei Paesi bassi sono conservati 11.500 terabyte (!) di dati delle IDF, pari a 200 milioni di ore di audio, e altri dati — in quantità non note — sono conservati su server irlandesi, e ovviamente in Israele. Non è noto se tutti quei terabyte sono relativi ai progetti dell’Unità 8200, perché diversi gruppi all’interno delle IDF sono clienti Microsoft. Documenti privati visti da +972 Magazine, precedenti all’inizio dell’aggressione di Gaza, descrivevano la collaborazione con l’Unità 8200 come un “momento molto potente per il brand” Azure. Due mesi fa Microsoft ha rilasciato un comunicato sul proprio blog sostenendo che “non aveva prove” che le proprie tecnologie fossero state usate contro la popolazione palestinese a Gaza. Parlando con +972 Magazine, un portavoce dell’azienda, rimasto anonimo, sostiene che Microsoft sarebbe stata all’oscuro che i propri server erano utilizzati per lo spionaggio di massa di civili. Tre fonti nell’intelligence israeliana degli autori dell’inchiesta confermano che le informazioni raccolte dall’Unità 8200 sono state utilizzate per pianificare attacchi “letali” su Gaza, e che vengono usate spesso come base per arresti e altre operazioni militari in Cisgiordania. (the Guardian / Microsoft Blog / +972 Magazine)