Mobilitazione e repressione
Molti paesi del mondo si mobilitano contro l’occupazione totale di Gaza, ma nel Regno Unito centinaia di persone sono state arrestate per sostenere la causa palestinese. Tra le altre notizie: è di nuovo un’estate Salvini, l’Europa si prepara al summit Trump–Putin, e una malattia delle stelle marine
Politica e società civile, in tutto il mondo, si mobilitano in un ultimo tentativo per fermare l’occupazione totale della Striscia di Gaza: i ministeri degli Esteri di nove paesi, tra cui sorprendentemente anche l’Italia, hanno firmato una “dichiarazione congiunta su Gaza” in cui si dice espressamente che “i piani annunciati dal governo israeliano rischiano di violare il diritto internazionale umanitario,” e che “qualsiasi tentativo di annessione o espansione degli insediamenti viola il diritto internazionale.” La nota si conclude chiedendo di nuovo la “totale smilitarizzazione di Hamas e la sua completa esclusione da qualsiasi forma di governo della Striscia di Gaza,” ma rivendica un “ruolo centrale” per l’Autorità palestinese, in rottura con i nuovi obiettivi massimalisti del governo Netanyahu VI, che vorrebbe escludere anche l’ANP da Gaza. (Ministero degli Esteri / European Union External Action)
Tra i firmatari c‘è anche il Regno Unito, dove invece in segno opposto sabato c’è stato uno dei casi di repressione del sostegno alla causa palestinese più grave degli ultimi mesi: la polizia metropolitana di Londra ha arrestato 474 persone, parte di un gruppo di circa mille persone che stavano protestando in supporto a Palestine Action, la rete di azione diretta fondata contro il sistema di apartheid israeliano che il mese scorso è stata classificata come gruppo terroristico dalle autorità britanniche. Si tratta, per stessa ammissione della polizia metropolitana, del numero di arresti più alto che vengono fatti in una sola operazione da almeno 10 anni. Gli arrestati stavano facendo una cosa molto pericolosa: erano a Parliament Square e a Whitehall — la strada che porta alla sede del governo — con dei cartelli in sostegno al gruppo e alla causa palestinese. Amnesty International ha dichiarato che gli arresti, autorizzati dalla legge anti-terrorismo, sono “molto preoccupanti.” (the Guardian / Sky News)