Il piano per deportare i palestinesi in Sudan del Sud
Le autorità israeliane stanno parlando con il Sudan del Sud: secondo Netanyahu le deportazioni sono “la cosa giusta da fare.” Tra le altre notizie: il summit in Alaska è una “vittoria personale” di Putin, l’accordo senza dettagli per l’ex Ilva, e Perplexity vuole comprare Chrome con soldi che non ha
Un retroscena di Associated Press rivela che le autorità israeliane stanno discutendo con quelle del Sudan del Sud della possibilità di deportare i palestinesi della Striscia di Gaza nel paese. Non è chiaro quanto sia avanzata la trattativa, ma lo scopo del piano è palesemente quello di trasferire la popolazione palestinese verso un altro territorio consumato da guerra e fame. Mentre scriviamo le autorità di entrambi gli stati non hanno risposto alle richieste dell’agenzia di commentare la notizia. Non è la prima volta che retroscena come questo emergono: nei mesi scorsi Israele e gli Stati Uniti avevano avuto discussioni analoghe per deportare i palestinesi in Sudan e in Somalia. A fine luglio il ministro degli Esteri del Sudan del Sud, Monday Semaya Kumba, si era recato in Israele “per migliorare le relazioni diplomatiche,” dicendo che Israele era un “caro amico” del Sudan del Sud. Parlando con i24News Netanyahu ha dichiarato che ritiene che le deportazioni siano “la cosa giusta da fare”: “Penso che la cosa giusta da fare, anche secondo le leggi di guerra che conosco, sia permettere alla popolazione di andarsene, e poi attaccare con tutte le forze il nemico che rimane lì.” (Associated Press / Facebook / i24News)