I preparativi per l’occupazione generale di Gaza
Le IDF si preparano alla deportazione dei palestinesi dalle nuove “aree di combattimento.” Tra le altre notizie: qual è stata la proposta di Putin a Trump, una ragazza palestinese di 20 anni è morta di fame due giorni dopo essere arrivata a Pisa, e Microsoft indaga sulla sorveglianza di massa a Gaza
Sono iniziati i preparativi materiali per l’occupazione totale della Striscia di Gaza: le autorità israeliane hanno annunciato che i residenti delle aree ora marchiate come nuove “zone di combattimento” — e i tanti sfollati che vi hanno trovato rifugio — dovranno liberare i territori, e saranno costretti a spostarsi nel sud della Striscia. Il portavoce delle IDF Avichay Adraee ha dichiarato che agli sfollati saranno fornite tende dalle Nazioni Unite e da altri gruppi umanitari: mentre scriviamo non risulta conferma dall’ONU e da nessun gruppo per la partecipazione allo schema di deportazione. Allo stesso modo, le autorità israeliane non hanno specificato se questa evacuazione riguarderà già la città di Gaza, o solo, per ora, i territori di al–Mawasi — e nemmeno se gli sfollati deportati saranno costretti a ripiegare su Rafah, o dove precisamente nel sud della Striscia. Il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina ha rilasciato una dichiarazione condannando i piani di Tel Aviv: “Costringere le persone a fuggire a causa della fame, dei massacri e degli sfollamenti è un crimine contro l'umanità che continua tutti i giorni.” Nel corso della giornata di sabato è stata confermata la morte di 70 persone in attacchi delle IDF, e sono stati ricoverati 385 feriti — come sempre, il numero effettivo di vittime degli attacchi militari israeliani è superiore, perché i soccorsi non riescono a raggiungere tutte le persone che sono state uccise o ferite: di questi 70, 8 sono persone uccise che solo sabato sono state estratte dalle macerie. 26, invece, sono stati uccisi mentre aspettavano di ricevere aiuti umanitari. Continuano ad aumentare anche i casi di morti di fame: sabato ne sono stati registrati 11, tra cui un bambino. (Al Jazeera / WAFA)