I crimini di guerra in diretta televisiva
L’ennesimo attacco contro i civili questa volta è avvenuto durante un servizio in diretta tv. Tra le altre notizie: l‘opposizione francese si prepara a sfiduciare il governo, il fermo amministrativo per Mediterranea, e i video nostalgia IA sugli anni ’80 e ’90
Le IDF hanno colpito due volte consecutivamente l’ospedale Nasser, nella città di Khan Yunis. Nell’attacco sono state uccise 21 persone, tra cui 5 giornalisti, oltre che medici e soccorritori della Protezione civile che quotidianamente assistono i tantissimi feriti causati dagli attacchi israeliani. I giornalisti uccisi, Mohammad Slama, Hussam al-Masri, Mariam Abu Daqqa, Moaz Abu taha, Ahmed Abu Aziz, lavoravano per Al Jazeera, Reuters, Associated Press e per altre testate e agenzie. Si tratta di uno degli attacchi con più morti tra quelli che hanno colpito giornalisti e personale sanitario, e la natura “double tap” — in cui a un attacco fa seguito immediatamente un altro attacco — rende evidente si sia trattato di un’aggressione deliberata. Il secondo attacco, quello che ha causato la strage, è avvenuto nel pieno di una diretta televisiva su al–Ghad TV. L’attacco è stato condannato da organizzazioni internazionali, leader politici di tutto il mondo — perfino Donald Trump, che non sapeva l’attacco avesse avuto luogo, ha dichiarato che “non ne era contento.” Macron ha dichiarato che l’attacco era “intollerabile,” e il portavoce delle Nazioni Unite Dujarric li ha descritti come “uccisioni orripilanti.” Su X, Francesca Albanese ha ricordato che “scene come questa si verificano ogni istante a Gaza, spesso invisibili, in gran parte non documentate.” (Al Jazeera / X / Reuters / X)
Rispondendo alle critiche da tutto il mondo per l’attacco all’ospedale Nasser, Netanyahu ha dichiarato che si è trattato di un “errore tragico” — evidentemente ripetuto due volte in rapida sequenza. Il Primo ministro ha aggiunto che “Israele apprezza il lavoro dei giornalisti, del personale medico e di tutti i civili. Le autorità militari stanno conducendo un'indagine approfondita.” Reuters e Associated Press, nelle ore successive, hanno rilasciato una lettera congiunta, sottolineando: “Purtroppo, abbiamo riscontrato che la volontà e la capacità delle IDF di indagare in merito a incidenti passati raramente porta a chiarimenti e azioni concrete, sollevando seri interrogativi, tra cui quello che Israele stia deliberatamente prendendo di mira le dirette televisive per sopprimere le informazioni.” Il “tragico errore” non ha rallentato in nessun modo le operazioni delle IDF, che nelle ore successive ha continuato i propri attacchi su tutta la Striscia di Gaza uccidendo un numero ancora imprecisato di persone. (Governo israeliano / Reuters / WAFA)