Rivendicare un altro “modello Milano”

“Questa città ce la riprendiamo”: la grande protesta contro lo sgombero del Leoncavallo e la crisi abitativa. Tra le altre notizie: le IDF hanno distrutto un altro grattacielo a Gaza, gli arresti di massa a Londra contro gli attivisti per Palestine Action, e cosa si dice di tech al NatCon 5

Rivendicare un altro “modello Milano”
Foto via Facebook, Sinistra italiana Milano

Circa 50 mila persone sono scese in strada a Milano in una grande mobilitazione per lo sgombero del Leoncavallo, lo storico centro sociale della città. “Questa città ce la riprendiamo, non vogliamo che Milano sia una scatola luccicante per ricchi,” viene annunciato al megafono. “Dal 21 agosto ci hanno privato di uno spazio di libertà. Ce lo riprenderemo.” La mobilitazione era composta di due cortei, uno organizzato dal Cantiere, insieme agli altri centri sociali e alle realtà dell’antagonismo milanese, in cui si è più espressamente criticato l’attuale “modello Milano,” a partire dalla crisi abitativa della città; l’altro più istituzionale, a cui hanno partecipato sigle e esponenti politici nazionali. Il Post ha raccolto alcune foto dalla manifestazione, che si è svolta in modo completamente pacifico — con l’eccezione di un momento di tensione tra un piccolo gruppo di attivisti che si è staccato dalla manifestazione per confrontarsi con le FdO. (Agenzia Dire / il Post / ANSA)

A mezzogiorno, in una manifestazione che ha anticipato il corteo ufficiale, un gruppo di attivisti è entrato nel cantiere del Pirellino, uno dei progetti al centro dell’inchiesta della Procura sull’urbanistica della città. Sul cantiere è stata lanciata vernice rosa. La zona è di proprietà di Coima, il cui ad Manfredi Catella è accusato di falso e corruzione. Catella si è immediatamente sfogato con i media: “Le manifestazioni violente con azioni illegali e le occupazioni abusive da parte dei cortei formati dai centri sociali, con la partecipazione di rappresentanti di espressioni politiche, rappresentano evidentemente la nuova proposta del cosiddetto modello Milano.” “Il dottor Catella farebbe meglio a non chiacchierare su e di Milano, farebbe una figura migliore,” ha risposto il capogruppo Pd in Regione Majorino; mentre Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara, consiglieri comunali di Europa Verde sottolineano: “Lo invitiamo alla cautela nell'accusare altri di illegalità, visto che fino a due settimane fa era agli arresti domiciliari e risulta ancora indagato.” Gorini e Cucchiara continuano: “Noi siamo fieramente dalla parte di chi difende gli spazi sociali, luoghi indispensabili di cultura e mutualismo. Il modello di Milano in cui ci riconosciamo è quello che la piazza ha chiesto con forza oggi: una città a misura di persone, solidale, accogliente e antifascista.” (Fanpage / il Giorno / Corriere della Sera Milano / Milano Today)