Molti nemici, nessun onore
Il discorso di Netanyahu, ignorato alle Nazioni Unite, trasmesso come arma psicologica a Gaza. Tra le altre notizie: l’Iran richiama gli ambasciatori in Francia, Germania e Regno Unito, la Global Sumud Flotilla continua verso Gaza, e il prezzo di TikTok USA secondo la Casa bianca
Come lo scorso anno, arrivato il momento dell’intervento di Netanyahu all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, molti delegati e rappresentanti degli stati ONU hanno deciso di lasciare il proprio posto in segno di protesta, disertando il discorso del Primo ministro israeliano ricercato a livello internazionale. Come dicevamo, non è la prima volta che i delegati si rifiutano di ascoltare Netanyahu, e non è nemmeno la prima volta che proteste del genere avvengono alle Nazioni Unite — ma si tratta comunque di un segno del crescente isolamento di Tel Aviv sulla scena internazionale, come ha sottolineato anche dai funzionari di Hamas: il gruppo ha accusato Netanyahu di aver negato sfacciatamente “il genocidio, lo sfollamento forzato e la fame sistematica da lui perpetrati.” “Se davvero avesse a cuore i suoi prigionieri, porrebbe fine ai brutali bombardamenti, ai massacri e alla distruzione di Gaza, ma invece mente e continua a mettere in pericolo le loro vite.” Nel proprio discorso Netanyahu non ha solo negato il genocidio in corso, ma ha anche rivendicato diversi degli attacchi degli scorsi mesi, tra cui quelli dei cercapersone di Hezbollah, e ha anche rivendicato la caduta di Assad in Siria, senza menzionare il ruolo dei ribelli siriani. Netanyahu ha poi vantato: “Quindi voglio svelarvi un segreto a porte chiuse: molti dei leader che ci condannano pubblicamente, in privato ci ringraziano.” “Mi dicono quanto apprezzino i superbi servizi segreti israeliani che hanno impedito, più volte, attacchi terroristici nelle loro capitali, salvando innumerevoli vite.” (YouTube / Axios / the New Arab)