Uno spiraglio per la fine del genocidio
Trump ha accolto con entusiasmo la risposta di Hamas al suo piano di pace. Tra le altre notizie: altri droni all’aeroporto di Monaco, Salvini piange per il grande sciopero per Gaza, e fare le coccole alle volpi nei videogiochi è pericoloso
Venerdì Trump ha dato ad Hamas una specie di ultimatum: dare una risposta alla sua proposta di “pace” entro le 18 di domenica, ora di Washington. In realtà, il gruppo palestinese aveva una risposta pronta: Trump ha pubblicato su Truth Social una nota in cui il gruppo si impegna al rilascio di tutti i prigionieri e a cedere il governo di Gaza a una amministrazione tecnica palestinese. Il gruppo ripete però che può cedere le armi solo a un governo palestinese, e non prima del ritiro delle truppe israeliane. In un esercizio di frustrazione, potete confermare che questa è la posizione dal gruppo almeno da fine aprile 2024 — è almeno da allora che Tel Aviv e Washington ostacolano una conclusione diplomatica dell’aggressione di Gaza. Trump ha pubblicato un video celebrativo in cui ha ringraziato i partner internazionali, e un post in cui ordinava a Israele di “smettere immediatamente di bombardare Gaza.” L’avviso di Trump è stato inizialmente ignorato — le IDF hanno continuato a bombardare per diverse ore — ma poi i militari hanno effettivamente fermato le operazioni, riducendo l’attività “al minimo”: “L'implicazione pratica: l'operazione per conquistare la città di Gaza è stata bloccata e per ora sospesa.” La notizia è stata accolta positivamente dal segretario generale ONU Guterres, che ha garantito che le Nazioni Unite daranno supporto per “prevenire ulteriore sofferenza” a Gaza. (Truth Social / Sky News / CNN / Truth Social / X)