Roma per Gaza
Un milione di persone protesta a Roma mentre le IDF ignorano l’ordine di sospendere l’aggressione di Gaza. Tra le altre notizie: che speranze ci sono per la trattativa, il primo stop all’export di armi verso Israele in Italia, e lo spionaggio di massa dell’ICE
La manifestazione nazionale per la causa palestinese a Roma, promossa dal Movimento degli studenti palestinesi con la partecipazioni di USB, CGIL, ANPI, ARCI e di tantissimi collettivi universitari e studenteschi ha visto una grandissima partecipazione: secondo gli organizzatori sono scese in strada almeno un milione di persone — come sempre la Questura ha pubblicato le proprie stime comicamente al ribasso, sostenendo che nelle strade della capitale fossero presenti circa 250 mila persone. La partecipazione poteva essere ancora più grande, perché nelle ore precedenti alla manifestazione le forze dell’ordine hanno lavorato alacremente per ostacolare o almeno rallentare l’arrivo dei partecipanti, con controlli a tappeto attorno alla città e anche nelle stazioni ferroviarie. Il caso è stato denunciato anche dai deputati del Partito democratico, che hanno rilasciato una nota: “In queste ore ci arrivano diverse segnalazioni di pullman diretti alla manifestazione nazionale di Roma contro il genocidio a Gaza che sono stati fermati alle porte della Capitale. Le persone a bordo sono state fatte scendere dai pullman e identificate. Altre segnalazioni arrivano anche dalla zona sud di Roma e dalle stazioni ferroviarie da dove giungono testimonianze di perquisizioni a tappeto e capillari.” (RomaToday / Polizia di Stato / il Fatto Quotidiano / Agenparl)
Nonostante la manifestazione si sia svolta in modo completamente pacifico, la cronaca della giornata è stata monopolizzata da alcuni momenti di tensione e repressione da parte delle forze dell’ordine a fine corteo. Secondo i media sono state fermate 262 persone per i disordini causati. Meloni ha commentato la grande manifestazione ringraziando le fdo e denunciando i graffiti su una statua dedicata a Giovanni Paolo II, su cui qualcuno ha scritto “fascista di merda,” in riferimento al forte sostegno da parte dell’allora papa alle dittature di estrema destra, in particolare in America latina. Sulla stessa falsariga il ministro dei Trasporti Salvini, secondo cui “questi non sono manifestanti o pacifisti, sono criminali.” (RaiNews / Sky TG24 / X / Avvenire / X)
Parlando di criminali veri, invece, con la liberazione dei primi attivisti rapidi dalla marina israeliana in acque internazionali, arrivano testimonianze di gravi violazioni subite dalle persone che erano a bordo delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. Il manifesto pubblica la testimonianza di Lorenzo D’Agostino, il Fatto Quotidiano quella di Alessandro Mantovani, e Fanpage cita il racconto di Saverio Tommasi. Tutti descrivono soprusi, violenze, maltrattamenti, atti umilianti. Un caso specifico sembra essere quello delle crudeltà contro Greta Thunberg, che è stata prima avvolta in una bandiera israeliana, per essere fotografata insieme ai soldati come una sorta di trofeo di guerra, e che ora è in condizioni durissime nelle carceri israeliane. (il manifesto / il Fatto Quotidiano / Fanpage / the Guardian)