Trattativa mortale

La trattativa in Egitto per la “pace” a Gaza si apre sotto le pressioni degli Stati Uniti. Tra le altre notizie: il nuovo governo francese finisce prima di iniziare, un’aggressione fascista a Roma dopo la manifestazione per Gaza, e il ritorno delle radio universitarie

Trattativa mortale
Le rovine di Khan Yunis. Foto CC-BY 2.0 Felton Davis

Oggi si apre la trattativa tra Israele ed Hamas per arrivare a un accordo per mettere fine all’aggressione di Gaza. La sessione si apre carica di speranze, dopo la reazione positiva di Trump alla risposta di Hamas al proprio piano di “pace.” Le premesse per arrivare a un accordo non sono facili — dipende tutto dal possibile ostruzionismo dei mediatori israeliani — ma nonostante la trattativa indiretta gli Stati Uniti vogliono risultati in fretta. Su Truth Social Donald Trump è tornato a fare la sua diplomazia con le minacce, dicendo che “IL TEMPO STRINGE,” “ALTRIMENTI CI SARÀ UN GRANDISSIMO SPARGIMENTO DI SANGUE, QUALCOSA CHE NESSUNO VUOLE VEDERE.” Il focus della mediazione dovrebbe essere la liberazione dei prigionieri israeliani ancora a Gaza — per la quale non si è mai arrivati a un accordo perché Hamas chiede, comprensibilmente, dopo la rottura dell’accordo di inizio anno, garanzie che il governo israeliano non riprenda la campagna genocidaria non appena messi in sicurezza i propri prigionieri. Il piano di “pace” di Trump, in questo momento, non presenta nessun meccanismo di garanzia di questo tipo — se non sotto forma della promessa di un ritiro delle IDF, che ovviamente il governo israeliano potrebbe non rispettare. (Associated Press / the New York Times / Truth Social)