Pace in terra agli uomini di buona volontà?
Trump ha celebrato la propria “dichiarazione di pace e prosperità durature”, mentre a Gaza la situazione resta difficilissima. Tra le altre notizie: il giorno della verità per Lecornu, le teorie del complotto di Incoronata Boccia, e tutte le truffe a tema Elon Musk
La missione palestinese alle Nazioni Unite ha celebrato il rilascio di 1968 prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane — ricordando comunque che restano prigionieri più di altre 10.000 persone — più di 3.600 senza processo e spesso senza nemmeno accuse formali. Nonostante i divieti e le minacce delle autorità israeliane per limitare le notizie e le celebrazioni per la liberazione dei prigionieri, emergono comunque notizie e denunce delle condizioni in cui i prigionieri erano costretti — un detenuto nella prigione di Ofer l’ha descritta come “un macello.” Il fotogiornalista Shadi Abu Sido, imprigionato nel marzo 2024, descrive la propria permanenza come “morire migliaia di volte al giorno.” “Non avevamo cibo e riposo — venivano in piena notte, ci tiravano addosso acqua, ci torturavano in ogni modo.” Per alcuni la liberazione ha portato notizie bellissime: Shadi Abu Sido è tornato a casa e ha trovato sua moglie e molti altri suoi familiari ancora vivi — le guardie carcerarie gli avevano detto che erano stati tutti uccisi. Allo stesso modo, alcune famiglie hanno scoperto che stavano tornando a casa prigionieri che gli era stato detto fossero morti. Per altri la liberazione è stata drammatica: il prigioniero Ayman Zahd ha scoperto che suo padre e diversi suoi parenti sono stati uccisi durante il genocidio. (X / the Submarine / Al Jazeera / X / Instagram / X)
.@POTUS joins the leaders of Qatar, Egypt, and Turkey in an official signing ceremony for the historic Gaza Peace Deal pic.twitter.com/mqonzJNyP1
— Rapid Response 47 (@RapidResponse47) October 13, 2025
A Sharm si è tenuto il summit per la “pace in Medio Oriente” — in assenza sia di Netanyahu che di rappresentanti di Hamas, la cerimonia è stata a tutti gli effetti solo simbolica. Al-Sisi, Erdogan, l’emiro qatarino al–Thani e Trump stesso hanno firmato un documento intitolato “La dichiarazione di Trump per una pace e una prosperità durature” (sic) in cui si impegnano: “Insieme, attueremo questo accordo in modo da garantire pace, sicurezza, stabilità e opportunità a tutti i popoli della regione, compresi sia i palestinesi che gli israeliani.” Il testo contiene diversi passaggi che sono piuttosto fuori carattere per l’amministrazione Trump II, tra cui questo: “Cerchiamo tolleranza, dignità e pari opportunità per ogni persona, assicurando che questa regione sia un luogo in cui tutti possano perseguire le proprie aspirazioni in pace, sicurezza e prosperità economica, indipendentemente dalla razza, dalla fede o dall'etnia.” Il presidente statunitense ha potuto sfogarsi nel proprio discorso, dicendo che era circondato da “amici,” ma che “ce ne sono un paio che non mi piacciono,” e “parecchi che non mi piacciono per niente” — “ma non scoprirete mai chi sono… o forse sì.” (the Times of Israel / Casa bianca / X)
La situazione nella Striscia di Gaza continua a essere durissima: nelle scorse ore sono stati recuperati i corpi di 60 persone uccise nel corso dell’aggressione di Gaza. Nonostante il cessate il fuoco stia generalmente tenendo, episodiche scintille di violenza rimangono: solo nelle ultime ore c’è stato un attacco drone ad est di Gaza città, in cui sono state uccise 3 persone, e un civile è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da parte di militari israeliani. La Striscia è anche scossa dagli scontri tra Hamas e le gang collaborazioniste del genocidio. Per i membri delle organizzazioni che hanno compiuto crimini su indicazioni israeliane, ma che non hanno ucciso nessuno, il ministero dell’Interno di Gaza garantisce l’amnistia. (WAFA / the New Arab / X)