L’attentato contro Sigfrido Ranucci, Report, e la stampa italiana
È stato fatto esplodere un ordigno sotto l’automobile dell’autore di Report. Tra le altre notizie: la Turchia assiste nel recupero dei corpi dei prigionieri israeliani, Giuristi e avvocati per la Palestina hanno denunciato alla Cpi Meloni, Tajani e Crosetto, e Salesforce sta vuole lavorare per l’ICE
Questa notte gli account sui social network di Report hanno denunciato un grave attentato contro il giornalista Sigfrido Ranucci, autore di Report e vicedirettore di Rai 3. È stato piazzato, sotto l’automobile di Ranucci, un ordigno, che esplodendo ha dato fuoco alla sua macchina e anche a quella della figlia, parcheggiata vicino. “La potenza dell’esplosione è stata tale per cui avrebbe potuto uccidere chi fosse passato in quel momento,” riporta Report. L’ordigno è stato posizionato sotto l’automobile parcheggiata davanti alla sua abitazione, a Campo Ascolano, una frazione del comune di Pomezia, vicino a Roma. Su Rai News, che sta seguendo la notizia con un liveblog, è stato pubblicato un servizio che mostra i danni dell’esplosione, compresi ancora i vetri frantumati del parabrezza. (X / Rai News)
I leader della coalizione di governo hanno espresso la propria solidarietà: secondo Matteo Salvini “quanto successo a Pomezia è di una gravità inaudita e inaccettabile,” mentre Tajani sottolinea “non esiste motivazione che possa giustificare questa violenza,” anche se secondo il ministro degli Esteri una bomba sotto la propria automobile costituisce un “atto intimidatorio.” Una nota di Palazzo Chigi riporta che “la libertà e l'indipendenza dell'informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere.” In realtà, Ranucci è da mesi sotto pressione da parte del governo — Report torna in onda tra pochi giorni con una nuova stagione, cosa che a un certo punto sembrava nemmeno certo, ma con 4 puntate in meno. Quest’estate la trasmissione è stata querelata prima dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fazzolari e poi dal capo di gabinetto di Meloni, Caputi. (X / Governo italiano / HuffPost / FNSI / il Fatto Quotidiano)
Il sindacato dei giornalisti Rai Usigrai collega esplicitamente le due cose in una nota: “Abbiamo denunciato in questi mesi come la Rai abbia ridotto lo spazio a disposizione di Report e soprattutto il clima d'odio e insofferenza per le inchieste della redazione. In prima serata su Rai1 si è arrivati addirittura — da parte della seconda carica dello Stato — a definire i colleghi di Report ‘calunniatori seriali,’ senza che né il conduttore né l'azienda prendessero le distanze. Una campagna d'odio contro il giornalismo d'inchiesta che deve finire.” All’epoca, siamo nell’ottobre 2023, La Russa aveva a sua volta presentato querela, e i suoi figli avevano chiesto un risarcimento in sede civile per il valore di circa 180 mila euro. I casi erano stati archiviati dal tribunale di Milano, “perché svolto con diligenza l'esercizio giornalistico del diritto di critica e informazione,” aveva scritto Ranucci a inizio anno. (Rai News / il Fatto Quotidiano / Facebook)
Sull'attentato a Ranucci ora indagano anche i pm dell’Antimafia di Roma. Il pm della Dda Carlo Villani, coordinato dall’aggiunta Ilaria Calò, sta procedendo per danneggiamento con l’aggravante di metodo mafioso. Libera ha rilasciato una nota per esprimere vicinanza a Ranucci, “Oggi più che mai, dobbiamo stare in guardia, non lasciare solo Sifgrido perché ogni intimidazione, ogni attacco, ogni tentativo di delegittimare chi informa è un segnale da non sottovalutare. Rispondere con impegno e partecipazione civile è il modo più concreto per dire che la verità non si minaccia, si difende.” La segretaria del Partito democratico Schlein ha rilasciato una nota molto netta, parlando di “un attentato alla democrazia e alla libertà di informazione”: “Un attacco vile e pericoloso a una persona già sotto scorta per aver svolto il suo lavoro di giornalista d’inchiesta, un attacco che richiede la reazione e la presenza delle istituzioni.” (Rai News / Partito democratico)