La prevedibile rottura della tregua da parte israeliana
Le autorità israeliane hanno condotto decine di bombardamenti con il pretesto di un incidente vicino a Rafah. Tra le altre notizie: il grande furto al Louvre, tutti i danni di mettere in discussione l’educazione sessuo-affettiva, e una controversia legale di French Montana
Il cessate il fuoco è stato ripristinato nella Striscia di Gaza dopo ore di attacchi da parte delle forze israeliane, che hanno condotto decine di attacchi aerei — secondo fonti locali più di 100 — sul territorio, uccidendo almeno 44 persone. Le autorità israeliane hanno giustificato gli attacchi dichiarando che stavano rispondendo a una “plateale violazione” del cessate il fuoco da parte delle milizie di Hamas. Come spesso accade con le giustificazioni delle IDF, sembra che le cose siano andate diversamente. Le autorità israeliane hanno indicato come causa degli attacchi un’esplosione a Rafah, in cui hanno perso la vita 2 soldati, e 3 sono rimasti feriti. Le autorità israeliane hanno immediatamente annunciato lo stop all’ingresso degli aiuti umanitari, e la ripresa degli attacchi. Secondo fonti statunitensi, però, non si è trattato di un attacco a sorpresa di miliziani di Hamas, ma di un bulldozer israeliano che ha fatto esplodere inavvertitamente un ordigno fino a quel momento rimasto inesploso. Curt Mills, il direttore di the American Conservative — evidentemente un pamphlet comunista — ha commentato su X che una sua fonte nell’amministrazione Trump gli ha riferito che “Hamas non ha fatto nulla.” “Un carro armato israeliano ha colpito un ordigno esplosivo improvvisato inesploso che probabilmente era lì da mesi.” Quando Washington ha comunicato a Tel Aviv che era a conoscenza della vera causa dell’esplosione, le autorità israeliane hanno annunciato che sarebbero tornate ad aderire al cessate il fuoco. Secondo fonti di Al Jazeera il ripristino dell’accordo sarebbe arrivato in seguito a mediazione da parte di Egitto, Qatar e Turchia, oltre che l’intervento statunitense. I mediatori ora vorrebbero arrivare a un “meccanismo vincolante” per impedire ulteriori violazioni. (the New Arab / X / WAFA / the Times of Israel / X / the Times of Israel / Al Jazeera Mubasher)