Israele vuole far vivere i palestinesi tra le macerie

La politica israeliana vuole bloccare la ricostruzione di Gaza per ottenere il disarmo di Hamas. Tra le altre notizie: Sarkozy va in carcere, il video di Trump sui Meloni e la trattativa dei dazi, e i robot per delocalizzare il lavoro finora impossibile da portare all’estero

Israele vuole far vivere i palestinesi tra le macerie
Foto CC BY-SA 3.0 Ashraf Amra / UNRWA

Il vicepresidente statunitense Vance è atteso oggi in Israele, nel contesto della campagna di pressione dell’amministrazione Trump II per garantire la tenuta dell’accordo di “pace” firmato da Trump. Parlando con la Knesset, Netanyahu ha anticipato che parlerà con Vance di “problemi di sicurezza e opportunità diplomatiche.” Il dibattito politico israeliano in questo momento è arenato su posizioni lontanissime da quelle necessarie per far progredire il processo di pace: governo e opposizione sono concordi nell’ostacolare qualsiasi processo di ricostruzione, “riabilitazione,” come viene scritto da molti, della Striscia di Gaza prima del disarmo di Hamas — un passaggio che è presente solo a massimi sistemi nell’accordo, ed è previsto per quando a Gaza si sarà formato un nuovo governo tecnocratico. Gli Stati Uniti, al contrario, vorrebbero avviare al più presto un programma “pilota” di ricostruzione, inizialmente limitato a Rafah. Il gruppo palestinese si è incontrato con i mediatori al Cairo in vista del forum inter-palestinese che si terrà in Egitto per “unificare le fazioni palestinesi,” e per discutere della possibilità di ingresso di una forza estera nella Striscia di Gaza — Egitto, Turchia, Indonesia e Azerbaijan si sono finora offerte di entrare a far parte di una forza di pace a Gaza. Nel frattempo, le IDF stanno segnando il territorio della Striscia con blocchi gialli che punteggiano la “yellow line” che separa le zone di Gaza liberate da quelle ancora occupate dai militari israeliani. (the New York Times / X / KAN / Arab News / X)