Quante persone si possono uccidere al giorno durante una “tregua”?
Le IDF hanno lanciato un attacco pesantissimo su tutta la Striscia di Gaza, mentre Ben Gvir spinge per la pena di morte per i prigionieri palestinesi. Tra le altre notizie: la distruzione in Giamaica causata dall’uragano Melissa, la gita di Orbán a Roma, e il copyright sui discorsi di Reagan
In una plateale infrazione del cessate il fuoco, i militari israeliani hanno condotto una serie di attacchi su tutta la Striscia di Gaza. Secondo fonti mediche dalla Striscia, si contano 91 morti — 31 nel nord, 42 nel centro, e 18 nel sud della Striscia. Il numero di persone uccise è destinato ad aumentare, perché molte persone potrebbero essere ancora intrappolate sotto le macerie. Tra questi, secondo i media, ci sono 24 bambini. Per che motivo è stato condotto l’attacco? Dipende da chi lo chiedete: martedì pomeriggio l’ufficio del Primo ministro israeliano aveva accusato Hamas di aver restituito parti del corpo di un prigioniero israeliano già precedentemente recuperato dalle forze israeliane nel 2023, e al termine di consultazioni con l’apparato di sicurezza di Tel Aviv aveva “ordinato all’esercito di condurre immediatamente attacchi violenti sulla Striscia di Gaza.” Interrogato sull’ennesima aggressione israeliana, Trump ha dichiarato che il suo cessate il fuoco stava tenendo, e che Israele stava rispondendo — e “doveva” rispondere — all’uccisione di un proprio soldato. Il vicepresidente Vance gli ha fatto eco, sminuendo bombardamenti che nelle ore successive avrebbero ucciso decine di persone come “piccole schermaglie qua e là,” che è normale ci siano dopo due anni di conflitto. Questa mattina Haaretz ha pubblicato l’identità del militare che sarebbe stato ucciso — un colono che viveva in uno stanziamento illegale in Cisgiordania, che stava operando con le IDF a Rafah, dove i militari avrebbero subito un’imboscata. (WAFA / Al Jazeera / X / Reuters / Anadolu / Haaretz)