Nomi inventati e testimonianze parziali per giustificare il genocidio
Il governo di Gaza denuncia errori e falsità nelle dichiarazioni delle IDF. Tra le altre notizie: Andrew Mountbatten-Windsor ha perso il titolo di principe, l’imminente rinnovo del memorandum Italia-Libia, e un aggiornamento a sorpresa per Animal Crossing
Due notizie delle scorse ore continuano il filone delle tantissime menzogne e parzialità che negli anni sono state usate per giustificare prima la persecuzione e poi il genocidio della popolazione palestinese. Il governo di Gaza ha denunciato errori e falsità nella lista delle 26 persone che sarebbero state gli obiettivi della giornata di pesanti bombardamenti in infrazione del cessate il fuoco, in cui sono state uccise più di 100 persone. Tra questi 26, il governo di Gaza denuncia che ci sono 3 nomi sbagliati o comunque non arabi, che non risultano in nessuna documentazione ufficiale della Striscia di Gaza, i nomi di 4 persone che non solo non sono state uccise ma che non erano nemmeno presenti nelle aree bombardate, e un numero imprecisato di persone che erano state uccise in attacchi precedenti. Le autorità di Gaza concludono che “la pubblicazione di questo elenco fa parte di una deliberata campagna di disinformazione mediatica volta a giustificare i crimini di Israele e a diffamare le vittime.” (X / the New Arab)
Un’inchiesta di Drop Site e dallo Stern rivela che il governo tedesco ha coordinato la propria testimonianza davanti alla Corte internazionale di giustizia sul proprio export di armi verso Israele con il governo di Tel Aviv, producendo una testimonianza incompleta pur di proteggere l’alleato. Durante l’udienza dell’8 aprile 2024, la rappresentante della Germania, Tania Freiin von Uslar-Gleichen, ha dichiarato che dal 2023 la Germania forniva a Israele solo “forniture mediche e elmetti.” Documenti ottenuti da Drop Site e dallo Stern sembrano indicare che la testimonianza dell’aprile 2024 fosse non solo parziale, ma concordata con le autorità israeliane: un documento datato 29 gennaio 2025 riporta che “in accordo con lo stato interessato,” il governo tedesco ha deciso di pubblicare solo il valore degli export, ma non come l’export fosse materialmente composto. In un’altra lettera, di pochi giorni prima, del 15 gennaio, si legge espressamente che quelle informazioni non dovevano essere riferite “durante i procedimenti alla Corte internazionale di giustizia.” Dal 7 ottobre 2023 al 13 maggio 2025, il governo tedesco ha autorizzato licenze per l’export di materiali militari verso Israele per un valore complessivo di 485,1 milioni di euro. (Drop Site)
Il cancelliere tedesco Merz ha dovuto confrontarsi con il supporto tedesco al genocidio della popolazione palestinese durante la propria visita in Turchia. In conferenza stampa con Erdoğan, un giornalista gli ha chiesto espressamente se “non teme che la Germania sia di nuovo dalla parte sbagliata della Storia.” Merz ha confermato la propria vicinanza a Israele e il suo “diritto di esercitare la legittima difesa” Erdoğan ha replicato in modo rigido: “Hamas non possiede bombe (o) armi nucleari, ma Israele possiede tutte queste armi e le usa per colpire Gaza.” “Voi, come Germania, non lo vedete? Voi, come Germania, non ve ne rendete conto? Oltre a bombardare Gaza,” Israele “ha sempre cercato di sopprimerla, attraverso la carestia e il genocidio.” (X / Reuters)