Israele bombarda gli alluvionati
L’aviazione israeliana ha condotto attacchi sia su Gaza città che dentro la yellow line, mentre la Striscia resta colpita da forti piogge. Tra le altre notizie: la grande protesta contro l’inazione climatica a Belém, FdI vuole le “liste degli scioperanti,” e un nuovo studio sulle Pleiadi
Sabato sono continuate le forti piogge sulla Striscia di Gaza, allagando tende e ripari dove hanno trovato rifugio le centinaia di migliaia di sfollati della Striscia — la stragrande maggioranza della popolazione dell’area, considerato come i bombardamenti dell’aviazione israeliana in questi due anni hanno distrutto o danneggiato in modo gravissimo il 92% degli edifici residenziali della Striscia. Il portavoce ONU Dujarric ha sottolineato come “migliaia di famiglie sfollate sono ora completamente esposte a condizioni climatiche avverse, aumentando le preoccupazioni relative alla salute e alla loro protezione.” Video pubblicati sui social network mostrano i tentativi quasi impossibili della popolazione palestinese di tenere l’acqua fuori dalle proprie tende — chi una tenda riesce ad averla, anche se quelle di molti, dopo mesi di difficoltà, sono molto lise. L’UNRWA ha rinnovato la propria richiesta di permettere l’ingresso di tende per garantire un riparo a quante più persone possibile. Le autorità israeliane continuano a ostacolarne l’ingresso, classificando le tende come possibile oggetto “dual use,” che potrebbe essere usato, in qualche modo, anche per uso militare. In questo contesto a dir poco emergenziale, le IDF hanno lanciato un’altra serie di attacchi aerei, come sempre in infrazione degli accordi di Sharm. L’aviazione israeliana ha colpito sia all’interno della “yellow line,” i territori sotto il diretto controllo dei militari di Tel Aviv, nei pressi di Khan Yunis, che su Gaza città. (WAFA / X / WAFA / Al Jazeera)