L’alluvione sui genocidiati
La tempesta Byron ha colpito duramente la Striscia di Gaza, dove piú di un miliione di persone sono al freddo. Tra le altre notizie: gli Stati Uniti hanno sequestrato una petroliera al largo del Venezuela, nei sondaggi il campo progressista supera la destra, e il governo danese contro i VPN
Nel giro di poche settimane si sono abbattute per la seconda volta sulla Striscia di Gaza forti piogge: la zona è colpita dalla tempesta Byron, che sta causando gravi allagamenti. La Protezione civile palestinese denuncia di come le persone costrette a vivere in tenda dai bombardamenti incessanti degli ulitmi anni siano costretti a vivere al freddo, molti con le proprie tende allagate. L’acqua piovana filtra facilmente all’interno delle tende, che non sono progettate per queste condizioni, costringendo le famiglie a tentativi rudimentali e spesso inutili per evitare allagamenti; mancano riscaldamento, vestiti adeguati, privacy e sicurezza, con bambini bloccati nel fango e nel freddo e difficoltà persino a usare i servizi igienici. Francesca Albanese ha commentato la crisi in corso: “I palestinesi di Gaza sono stati lasciati soli, a congelare, affamati, durante una tempesta invernale. Continuo a chiedermi come siamo diventati così dei mostri, incapaci di fermare questo incubo.” Nelle scorse ore una bambina di 8 mesi è morta di freddo a Khan Yunis. Al Jazeera sta seguendo lo svilupparsi della crisi con un liveblog. (Al Jazeera Mubasher / X / WAFA / Al Jazeera)
Nei giorni scorsi le autorità israeliane hanno circolare un video di pacchi di tende ferme fuori dalla Striscia di Gaza, come per mettere a tacere le critiche sulla mancata assistenza alla popolazione palestinese sfollata. In realtà, l’ingresso di tende e ripari è stato bloccato e ostacolato per settimane da parte delle autorità israeliane. Il Norwegian Refugee Council ha denunciato che “le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie internazionali sono riuscite a far entrare solo 15.600 tende, per 88.000 persone, mentre 1,29 milioni hanno ancora bisogno di un riparo per sopravvivere all’inverno.” È occasione per ricordare che il motivo per cui Tel Aviv blocca la consegna di tende è perché considera, teoricamente, i paletti da tenda una tecnologia dual use che potrebbe essere usata anche in combattimento. Non dovrebbe servire sottolineare che impedire l’ingresso di aiuti è un’infrazione delle leggi umanitarie internazionali. (X / OCHA / X / Save the Children / UN News)