Non sei abbastanza americano
L’amministrazione Trump vuole “denaturalizzazione” le persone che hanno ottenuto la cittadinanza statunitense. Tra le altre notizie: la finanziaria tutta nuova di Giorgetti, l’accordo per il gas tra Israele ed Egitto, e il nuovo amministratore della NASA piace a Elon Musk
L’amministrazione Trump II intende intensificare in modo drastico i processi di “denaturalizzazione” delle persone che hanno ottenuto cittadinanza statunitense. Secondo una direttiva interna del Servizio cittadinanza e immigrazione, visionata dal New York Times, gli uffici locali dovranno fornire “tra i 100 e i 200” casi di denaturalizzazione al mese durante tutto l’anno fiscale 2026. Si tratta di una escalation massiccia nel contesto delle ambizioni più razziste dell’amministrazione statunitense: dal 2017 a oggi secondo i dati del dipartimento della Giustizia ci sono stati poco più di 120 casi in totale, con una media di 15 all’anno. Le leggi vigenti attualmente negli Stati Uniti prevedono la denaturalizzazione solo per i cittadini colti in frode durante la richiesta di cittadinanza, e in pochissime altre circostanze. Parlando con il quotidiano di New York, diversi ex funzionari del Servizio hanno espresso la propria forte preoccupazione. “Imporre obiettivi numerici artificiali sui casi di denaturalizzazione rischia (sic) di politicizzare la revoca della cittadinanza,” commenta l’ex funzionaria Sarah Pierce. “Richiedere quote mensili che sono 10 volte superiori al numero totale annuo di denaturalizzazioni (…) alimenterà paure e incertezze per i milioni di americani naturalizzati.” (the New York Times)
Trump mercoledì ha tenuto un discorso alla nazione — un formato solitamente riservato a annunci importanti, e che il presidente ha invece utilizzato per attaccare il proprio predecessore e demonizzare i migranti, arrivando ad accusarli anche di essere responsabili di, funzionalmente, tutte le crisi del paese: “Gli immigrati illegali hanno rubato posti di lavoro agli americani, e hanno inondato i pronto soccorso ottenendo assistenza sanitaria e istruzione gratuite, a spese dei contribuenti americani.” “Hanno anche aumentato il costo dell'applicazione della legge di numeri così alti che non sono nemmeno da menzionare.” David Smith, sul Guardian, legge il discorso di Trump come un segno di forte preoccupazione verso i sondaggi di dicembre, secondo cui in media solo un cittadino americano su 3 sarebbe soddisfatto di come il presidente sta gestendo l’economia, con forte dissenso anche tra i ranghi repubblicani. La comunicazione tradizione di Trump è in difficoltà anche a causa di un vero e proprio leader dell’opposizione, che gli impedisce di costruire una retorica contro una persona specifica — dopo un anno di presidenza, Trump è ancora a lamentarsi di Biden. (YouTube / the Guardian)
Nel frattempo, molti negli Stati Uniti vivono sotto scacco dei raid dell’ICE, l’agenzia federale preposta alla repressione delle migrazioni. Nelle scorse ore è circolato molto su internet il video di un arresto di una donna incinta a Minneapolis, che viene trascinata in terra per un braccio. La donna, ammanettata, era stata costretta a terra, schiacciandole lo stomaco, nonostante le persone avessero urlato all’agente che era incinta. Invece di cercare di far rientrare le tensioni, gli agenti hanno poi usato gas lacrimogeno e urticante contro chi protestava contro l’arresto. L’azione è stata di una violenza tale che perfino il capo della polizia di Minneapolis ha denunciato l’operazione, parlando di “metodi questionabili,” e mettendo in dubbio la formazione degli agenti. (YouTube / ABC News)