Israele accusa, l’Italia arresta
La Digos e la Guardia di finanza di Genova hanno arrestato 9 persone accusandole di aver “finanziato Hamas.” Tra le altre notizie: il calendario strettissimo della legge di bilancio, il “gap year” militare per i giovani britannici, e il “museo vivente” all’adolescenza per i dipendenti di Meta
La Digos e la Guardia di finanza di Genova hanno eseguito 9 misure cautelari di custodia in carcere nel contesto di un’indagine della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo. I 9 indagati sono accusati di associazione con finalità di terrorismo — avrebbero “finanziato Hamas” con donazioni per un totale di più di 7 milioni di euro. Secondo l’accusa, i flussi di denaro sarebbero transitati attraverso 3 associazioni, e sarebbero avvenute “operazioni di triangolazione” per finanziare sia associazioni a Gaza “dichiarate illegali dallo stato di Israele perché collegate ad Hamas.” Tra gli arrestati c’è Mohammad Hannoun, il presidente dell’associazione dei Palestinesi in Italia. Secondo la gip Silvia Carpanini, Hannoun sarebbe addirittura “membro del comparto estero dell’organizzazione terroristica Hamas.” L’operazione della polizia italiana era iniziata immediatamente dopo i fatti del 7 ottobre 2023, quando la Direzione nazionale antimafia aveva inviato alla procura di Genova una segnalazione di operazioni sospette a carico di Hannoun. L’arresto è scattato solo nelle scorse ore, poco prima che Hannoun partisse per la Turchia. L’inchiesta si basa sulla cooperazione con altri paesi europei, ma anche appunto direttamente con Israele: gran parte delle informazioni sulle associazioni che poi finanzierebbero Hamas vengono direttamente da fonti di Tel Aviv. Nel provvedimento, infatti, non ci sono indicazioni sulla destinazione effettiva dei soldi raccolti in Italia: le intercettazioni documentano che in privato gli indagati esprimevano supporto per le azioni di Hamas, ma per dimostrarne la reale colpevolezza bisognerà sapere collegare i fondi inviati con azioni terroristiche. Non è invece il caso attuale: i finanziamenti sembrano diretti a varie istituzioni di Gaza, e alle famiglie di chi è morto combattendo contro le IDF, o è prigioniero nelle carceri israeliane — cosa che in realtà Hannoun ha sempre dichiarato. Per Carpanini tutto questo è sufficiente per parlare di una “cellula terroristica in Italia.” (ANSA / il manifesto / la Repubblica)
Le forze di governo hanno celebrato gli arresti: Meloni ha pubblicato un post in cui esprimeva “apprezzamento e soddisfazione per l’operazione,” mentre il ministro Piantedosi ha commentato in modo grottesco: “È stato squarciato il velo su comportamenti e attività che, dietro il paravento di iniziative a favore delle popolazioni palestinesi, celavano il sostegno e la partecipazione a organizzazioni con vere e proprie finalità terroristiche di matrice islamista.” La frase prima di questa era, davvero: “Pur con la doverosa presunzione di innocenza che va sempre riconosciuta in questa fase.” Per Matteo Salvini, ovviamente, il problema è chi protesta: “Chissà se oggi qualcuno chiederà scusa per aver bloccato l’Italia, devastato città, occupato stazioni e invaso binari, scendendo in piazza dalla parte sbagliata, a difesa di chi - secondo gli investigatori - sarebbe tra i finanziatori del terrorismo.” Sulla china di Salvini molti nella coalizione di destra vogliono ulteriormente politicizzare gli arresti, fermandosi a un passo dall’accusare i partiti che nei mesi scorsi hanno tiepidamente incoraggiato la causa palestinese di complicità. Ha risposto duramente Angelo Bonelli (AVS): “La destra la smetta di fare una propaganda indecente.” “I crimini contro l'umanità commessi dal governo Netanyahu sono sotto gli occhi di tutti: oltre 70.000 persone uccise, donne e bambini tra le vittime, ospedali bombardati, Gaza rasa al suolo.” (X / Facebook / X / ANSA)
Un gruppo di manifestanti in sostegno alla causa palestinesi ha organizzato un presidio immediato a piazza Cavour a Milano, con uno striscione con scritto “la solidarietà non è terrorismo.” Shukri Hroub, dell’Unione democratica arabo palestinese ha commentato in modo durissimo gli arresti: “Chi supporta i palestinesi sotto attacco diventa target dei fascisti.” “In Occidente è stata esportata tanta democrazia che ne è rimasta poca.” “Per ciò che so, questi 9 palestinesi non hanno fatto altro che dare un supporto reale ai palestinesi contro l’assenza del mondo: c'è chi lo fa con associazioni, chi in un altro modo, come noi che mandiamo fondi direttamente all’ospedale di Gaza, e a queste persone vengono sequestrati i soldi o sono criminalizzati, è l'ennesima dimostrazione di supporto al genocidio.” (la Stampa / RaiNews)